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From Daniele in Italy |
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MASERATI GHIBLI OPEN CUP STRADALE |
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Ciao Enrico,
ti spedisco alcune foto di questa Ghibli un po' particolare.
Questa Ghibli, con telaio ZAM336B00*NB360224* , venne prodotta nel Novembre 1992 di colore nero metallizzato con interni in pelle nera, con motore serie AM496.
Essa venne fin da subito assegnata alla Direzione Tecnica del Reparto Sperimentazione nel quale lavoravano Ivano Cornia, Carlo Sitti, Omar Barbieri, l'Ing. Gamberini e altri tecnici.
Da lì la vettura venne utilizzata dal Reparto Sperimentazione fino al 1997 come veicolo sperimentale per lo sviluppo di soluzioni cromatiche, stilistiche e meccaniche dedicate ai futuri modelli Ghibli Cup e Open Cup. Questo esemplare era quindi il muletto che il Reparto Sperimentazione utilizzò per testare e sviluppare tutte le versioni successive della Ghibli, comprese le versioni Cup (la verione stradale numerata) e Open Cup (la versione dedicata alle competizioni), sia nelle soluzioni meccaniche che di telaio, di interni e anche di styling e cromatiche, e per questo motivo può essere considerata la madre delle Gjhibli Cup.
Questa vettura beneficiò dei continui aggiornamenti che essa stessa sperimentava, tra cui un nuovo motore AM577, il servofrizione simile a quello della Barchetta, il differenziale 3.90, cerchi Tecnomagnesio da 18" e impianto frenante con pinze Brembo serie Oro e dischi forati e flottanti anteriori. Gli ammortizzatori rimanevano quelli di serie ma con una taratura che li rendeva leggermente più rigidi.
L'estetica riprendeva molte soluzioni della versione Open Cup, come ad esempio i paraurti, le prese sul cofano anteriore maggiorate, il cofano posteriore con spoiler integrato, i ganci per i cofani anteriore e posteriore. Le minigonne rimasero invece quelle di serie.
Per i fari anteriori vennero scelti quelli della Ferrari 355 perchè erano disponibili sia nella versione per la circolazione a sinistra e che anche a destra. Opportunamente incorniciati, i fari si integrarono perfettamente nelle forme della Ghibli.
L'ebanisteria interna in carbonio, così come il volante e i pattini dei pedali erano i medesimi della versione Cup, mentre i sedili sia anteriori che posteriori erano in vellutino nero con i ricami rossi che sono i medesimi del sedile Sparco della versione Cup. La forma dei terminali dei tubi di scarico precorreva quelli della successiva 3200 GT.
Questa Ghibli era stata preparata per essere presentata come la nuova Ghibli Open Cup Stradale (tentativo già effettuato in precedenza per la
Barchetta), una versione estrema che però non venne mai prodotta in serie.
La presentazione ufficiale avrebbe dovuto avvenire nel Dicembre 1997 ma con il passaggio della Maserati alla Fiat, la nuova proprietà ritenne di
concentrare i propri investimenti su un modello totalmente nuovo, la 3200 GT, per cui sulla Ghibli Open Cup Stradale non si lavorò più. Di quel progetto rimase questa vettura, che può essere considerata la madre della Ghibli Cup e al tempo stesso la discendente della Ghibli Open Cup.
Con la consulenza di Sergio Seghedoni (molto noto nell'ambiente DeTomaso e Maserati) ho acquistato questa vettura di provenienza diretta dalla fabbrica Maserati, in discrete condizioni, pressochè completa, e ho eseguito un meticoloso restauro totale che ha interessato ogni minimo particolare oltre al motore, la trasmissione, i freni, la verniciatura, l'impianto elettrico e l'interno, con il prezioso aiuto di Werther Sala (figlio del compianto William, noto preparatore delle DeTomaso Pantera Gr.4, Gr. 5 e delle Ghibli Open Cup), Stefano Lodesani, Ivano Cornia (collaudatore e tecnico del Reparto Sperimentazione Maserati) e il supporto della Carrozzeria Campana e dell'Officina Candini di Modena che hanno fornito alcune parti di ricambio, mentre la verniciatura è stata eseguita dalla Carrozzeria F.lli Meschiari di Concordia (Modena).
Il radicale restauro della scocca ha evidenziato tutte le modifiche e i lavori che i tecnici e i meccanici del Reparto Sperimentazione avevano effettuato nel corso degli anni: debbo dire che lavorarono molto, alleggerendo dove possibile e aggiungendo rinforzi dove necessario, ottenendo infine una vettura leggera e solida, e conferendo a questo esemplare le qualità di una vettura costruita "a mano" e quindi molto speciale ed esclusiva in molti particolari.
La vettura non era mai stata immatricolata poichè aveva sempre circolato con la targa "Prova" della fabbrica, per cui, non senza difficoltà, ho
effettuato la prima immatricolazione e ho reso possibile il suo ritorno sulla strada.
In base alla documentazione ufficiale, risulta che prima di me la vettura venne utilizzata dal collaudatore della Maserati Ivano Cornia il 7 Aprile 1997 per un test che durò 124 km.
La vettura aveva 13.778 km...
Neri Daniele." |
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Dear Enrico,
I am sending you a few photos of this quite particular Ghibli, chassis no. ZAM336B00*NB360224* produced in November 1992, and finished in Dazzling Black metallic and a black leather interior, with engine series type AM496.
Upon completion, it was immediately assigned to the “Direzione Tecnica del Reparto Sperimentazione” (Technical Management of the Experimental Department), under the care of Ivano Cornia, Carlo Sitti, Omar Barbieri, l'Ing. Gamberini and other technicians.
From then on, the car was used by the Reparto Sperimentazione right up to 1997 as an experimental vehicle for the development of chromatic, stylistic and mechanical solutions dedicated to the future Ghibli Cup and Open Cup.
This example was therefore the mule that the Reparto Sperimentazione employed to test and develop all the successive versions of the Ghibli, including the Cup (the road version) and Open Cup (the competition version), for both mechanical and chassis solutions, the interior, also styling and chromatics, and for this reason it could be considered to be the mother of the Ghibli Cup.
This car has benefitted from the continued modifications made during its tests, among those a new type AM577 engine, a clutch servo similar to that of the Barchetta, a 3.90 differential, 18-inch Tecnomagnesio wheels and a braking system with Brembo Gold series calipers and drilled and floating front discs. The shock absorbers remained standard but with a more rigid setting.
Aesthetically it retained many solutions of the Open Cup version, for example the bumpers, the larger NACA ducts on the engine bonnet, the rear boot lid with integrated spoiler, and the front and rear bonnet fasteners, whilst the side skirts remained as standard. For the front lights those of the Ferrari 355 were chosen because they were available for both left and right-hand drive. suitably framed the headlights are perfectly integrated into the shape of the Ghibli.
The interior trim finished in carbon, as is the steering wheel, and the pedals were identical to those of the Cup version, whilst the front and rear seats were finished in a black velveteen with red stitching and are the same as the Sparco seats of the Cup version. The styling of the rear exhaust tail pipes preempted those of the successive 3200 GT.
This Ghibli was prepared to be presented as the new Ghibli Open Cup Stradale (an attempt already made previously for the Barchetta), an extreme version that never made it into production.
The official presentation was supposed to have happened in December 1997 but with the passage of Maserati to Fiat, the new owners deemed to concentrate its investments on an entirely new model, the 3200 GT, so further work on the Ghibli Open Cup Stradale was abandoned. All that remains of that project is this car, that can be considered the mother of the Ghibli Cup and at the same time the descendant of the Ghibli Open Cup.
With the good council of Sergo Seghedoni (very well known in De Tomaso and Maserati circles) I purchased this vehicle with provenance direct fron the Maserati factory, in discreet circumstances, almost complete, and Iundertook a meticulous total restoration which affected every part; in addition to the engine, the transmission, the brakes, the paintwork, the electrical system and the interior with the precious assistance of Werther Sala (son of William Sala, notable preparer of the De Tomaso Pantera Gr.4, Gr.5 and the Ghibli Open Cup), Stefano Lodesani, Ivano Cornia (test driver and technician at the Reparto Sperimentazione Maserati) and the support of Carrozzeria Campana and the Candini Workshop in Modena who supplied many replacement parts, whilst the paintwork was carried out by Carrozzeria F.lli Meschiari di Concordia (Modena).
The radical restoration of the chassis has revealed all the modifications and work that the technicians and mechanics of the Reparto Sperimentazione had effected during the course of the years; I have to say that a lot of work was done, lightening it where possible and strengthening where necessary, eventually achieving a car that was both light and solid, and conferring on this example the quality of a “hand built” and so very special and exclusive in many areas.
The car had never been registered because it had always travelled with a factory “Prova” license plate, so, not without some difficulty, I have effected its first registration and have made its return to the road possible.
As well as the official documentation, it turns out that, before me, the car was used by Maserati test driver Ivano Cornia on the 7th April 1997 for a test that lasted 124 km.
The car had covered 13,778 km.
Neri Daniele." |
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Letter of authenticity for #360224 Please note signatures have been removed |
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Modifications made during testing by Direzione Tecnica Sperimentazione |
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The Open Cup prior to its restoration |
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The Open Cup prior to its restoration |
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Ignition key |
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Chassis number |
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Ducting for the intercooler |
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Clutch master cylinder (Barchetta) |
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Front headlight, Ferrari 355 style ! |
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Rear tow hook |
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Ghibli Bup badge |
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Ghibli Cup fuel filler cap |
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Lining up the front bumper |
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Lining up the rear bumper |
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All sorted for now ! |
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Burning the midnight oil !! |
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The front subframe |
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The rear subframe |
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Brembo cross drilled ventilated brake discs |
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Brembo brake calipers |
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In the bodyshop |
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Giorgio Meschiari with the Ghibli |
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In the bodyshop |
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In the bodyshop |
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In the bodyshop |
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In the bodyshop |
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the restored propshaft |
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Refurbished headlight |
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The fuel pump |
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The master brake cylinder |
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The restored front brake |
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The refurbished brake calipers |
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The restored rear subframe |
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Steering box |
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The restored front subframe |
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The electronically adjustable front shock absorbers |
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The electronically adjustable rear absorbers |
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The front brakes |
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the rear brakes |
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Back in the bodyshop |
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The assembly |
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The 2.0-litre V6 Ghibli engine |
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The 2.0-litre V6 Ghibli engine |
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The 2.0-litre V6 Ghibli engine |
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The intake manifold with throttle body |
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Werther Sala with the Ghibli Open Cup engine |
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Stefano, Werther, Ivano Cornid and Sergio Seghedon |
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Almost ready ! |
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Werther and Stefano make minor adjustments |
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The Tipo AM577 engine is now in place |
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The Ghibli Open Cup cockpit |
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The front seats upholstered in black velveteen |
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The rear seats upholstered in black velveteen |
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Front bonnet fastener and NACA duct |
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the Ghibli Cup badge |
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The 18-inch Tecnomagnesio front wheels |
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The 18-inch Tecnomagnesio rear wheels |
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Ghibli Open Cup front bumper |
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Ghibli Open Cup rear bumper and 3200 GT tail pipes |
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The radio antenna |
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The fuel filler cap |
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The front tow hook |
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The front headlight cluster |
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the rear boot with integrated spoiler |
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The finished article ! |
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The finished article ! |
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The finished article ! |
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The finished article ! |
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The finished article ! |
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The Sala Family at the races !! |
A photo of the Sala family with Ghibli Open Cup #361232 taken during a round of the GT Championship at the Paul Ricard circuit back in 1997. Werther is standing to the right with his head turned towards the car, whilst his father the late William Sala, the Ghibli Open Cup specialist, in on the left of the car wearing the yellow vest, and to the right of him is Wilmer, Werther's brother, with his hands in his pockets. |
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